“IL BRUCO DEL GERANIO” Cacyreus marshalli

E’ arrivato da pochi anni in Italia e ha già compromesso le splendide fioriture di gerani sui nostri balconi e giardini…. impariamo a difenderci!!!

Il Bruco del Geranio Cacyreus marshalli

Lepidottero Licenide proprio dell’Africa Australe in diffusione anche in Italia a spese dei gerani coltivati ( Pelargonium spp.).

L’adulto di C. marshalli, 15-27 mm di apertura alare, è di colore bruno nella parte superiore, con frange che disegnano tasselli bianchi e marroni. Sulla pagina inferiore le ali presentano un disegno caratteristico, non confondibile con quello di qualsiasi altro lichenide europeo. Le farfalle amano le alte temperature e stazionano preferibilmente in siti caldi e assolati, sfregando le ali posteriori nel modo caratteristico dei licenidi.

Le uova si presentano di forma sferoidale e depressa, circa 0.3-0.5 mm, vengono deposte dalla femmina singolarmente sulle parti aeree delle piante: di solito su sepali e boccioli chiusi ma anche su pedicelli, peduncoli dell’infiorescenza giovanile e bottoni fiorali, e anche direttamente sulle foglie e si sono osservate fino a cinque uova per foglia.

Dalle uova in presenza di temperature di 21°C fuoriescono le larve che già da neonate cominciano ad intaccare la superficie della pianta, anche se coriacea nel caso dei fusti, e a penetrare al suo interno dove proseguono le loro fasi di accrescimento, provocando i maggiori danni fino alla morte della pianta colpita, in caso di gravi infestazioni.

L’intero ciclo biologico – dalla deposizione dell’uovo fino allo sfarfallamento dell’adulto – risulta fortemente influenzato dalle condizioni ambientali, e in particolare dalla temperatura: a 20°C il ciclo si completa in circa 60 giorni, mentre a 30°C il ciclo si completa in appena un mese. Questo fa sì che è possibile avere più generazioni all’anno dell’insetto con la conseguente azione dannosa verso le piante colpite.

Nella diffusione in Italia di C. marshalli, insetto dalle evidenti tendenze termofile, risulta senz’altro determinante la favorevole combinazione di condizioni climatiche idonee e disponibilità di piante alimentari. Le larve, infatti si sviluppano agevolmente anche su singole piante coltivate a scopo ornamentale su terrazzi e balconi. Inoltre a causa delle modeste dimensioni dell’insetto un semplice vaso di gerani coltivati può ospitare un numero consistente di larve e rappresentare così un primo efficace gradino per l’ulteriore dispersione della specie.

 

MEZZI DI DIFESA

Insetticidi per contatto In via preventiva attraverso tali insetticidi che agiscono per contatto contro le uova, che rappresentano lo stadio più vulnerabile; agiscono inoltre contro le larve neosgusciate prima del loro passaggio ad attività endofitica, all’interno della pianta, e contro le larve in fase avanzata di crescita quando tornano all’esterno della pianta ospite. Trattare ogni 3 settimane con Clorpirifos-metile.

Insetticidi citotropici Tali insettici danno buoni risultati nel periodo in cui la specie presenta vita endofitica, si accresce cioè all’interno della pianta. Trattare con Malathion, Dimetoato.

Insetticidi sistemici Da preferire rispetto ai precedenti in quanto svolgono una protezione maggiore venendo assorbiti all’interno della pianta. In via preventiva e curativa nell’intero periodo da maggio a ottobre. Applicare Imidacloprid, Acetamiprid, Thiamethoxam al terriccio.

 

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